Matteo 6,5-6

david in preghiera.jpg“Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” (Mt 6,5-6)

 

Eppure Signore, sto con gioia nella tua casa, davanti a te pregando in piedi, nei primi banchi… direi nel primo banco, ma insieme ai miei fratelli sentendomi con loro e con tutti quelli che tu chiami a te nel mondo, tuo popolo. Libera, senza paure come figlia amata, come da piccola quando insieme agli altri bambini, stavamo lì, davanti, più vicini all’altare per “vedere Gesù”.

Ma ti ho pregato anche sfidandoti, ribelle, dura, lontana fisicamente, in piedi sulla porta, pronta ad uscire se “per caso” il tuo Spirito mi avesse tentato ad arrendermi al tuo amore. Non è il posto, ma l’aderire a te che purifica ogni intenzione perché poi, sciolta l’assemblea, nella preghiera privata corro il rischio di far diventare pubblico ciò che è personale con più facilità. Altri luoghi diventano la tua casa, i boschi, i prati, il mare, l’auto, i supermercati e sì, anche la mia camera, quella più nascosta nella casa e nell’intimo dove posso sentirmi in comunione con te nel silenzio, nell’ascolto, nel canto o nel nulla più assoluto.

Che altro chiedere, aspettarmi, tu, il Signore vieni da me, grazie. Amen.

                                                                                     Luisella

Matteo 6,5-6ultima modifica: 2009-12-09T07:54:00+01:00da fragiampaolo
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