Pellegrinaggio Toscana – puntata 3

Cortona

Al mattino, molto presto, tutti in piedi pronti a partire per una nuova intensissima giornata! Cortona ci attende con la sua magica atmosfera.

DSC00978.JPGSi parte subito per il convento delle Celle, che si trova in una vallata rocciosa un pò fuori da Cortona. Il complesso si presenta quasi estraneo al resto del mondo in un silenzio immoto, destato solo dalla campanella dell’ingresso che si suona per chiamare i frati. Appena varcato il portone d’ingresso del santuario, d’incanto si affaccia al nostro sguardo una costruzione curiosa, quasi un paesino di tetti e tettucci che scoscendono degradanti come se si appoggiassero a vicenda, con tante finestrelle in fila. Ci sentiamo invitati alla contemplazione e all’ascolto di queste pietre così silenziose e tanto eloquenti e abbiamo la netta sensazione di entrare in una dimensione nuova, quella dello spirito . L’ampia e P1050510.JPGprofonda valle è percorsa da un torrente attualmente secco ma che, ci assicurano, con le piogge diventa impetuoso e gonfio d’acqua e rompe con il suo rumore il silenzo del luogo. La giornata è limpida di una luce azzurrognola che ancora il sole non ha acceso. Dopo la Messa un giovane frate cappuccino ci racconta con ricchezza di particolari la storia delle Celle di Cortona, di come sono state costruite e di quando Francesco passò e soggiornò laggiù. Il millenario convento mostra le sofferenze del tempo passato, ma vive l’eterna primavera dello spirito: veniamo a sapere che qui alle Celle si vive la vita DSC00980.JPGfraterna, la preghiera intensa, l’accoglienza semplice, di singoli e di gruppi che a migliaia salgono ogni anno fin qui. Perchè qui ha sostato Francesco d’Assisi che, come dice il cartello all’ingresso,lo ha santificato. Purtroppo poco si può vedere dell’interno del convento che, ci è stato detto, è costituito da ambienti piccolissimi rimasti quasi intatti, riservati alla clausura dei frati.

Prima di lasciare le Celle, ora che il sole è arrivato a riscaldare la valle, pensiamo che certamente anche …”Francesco ha contemplato qui il sole radiante cum grande splendore, la luna errante nel cielo stellato, frate vento che fa stormire le foglie, l’acqua del torrente che scorre umile e preziosa e casta e madre terra vestita di erba e fiori” e partiamo con la pace nel cuore.

Ci attende nella chiesa di santa Margherita da Cortona una grande scoperta: conosciamo una santa di P1050526.JPGcui poco sappiamo ma che ci attrae con la sua santità. Qui santa Margherita morì in un rifugio eremitico dopo una vita dapprima rivolta alle esperienze del mondo, poi tutta dedicata ad alleviare le sofferenze dei poveri. Ella riposa ora in questa grande chiesa dove è venerata dai cortonesi e da tutti i toscani.

DSC00986.JPGScendendo da una ripida discesa per tornare in città, ci imbattiamo in una chiesina piccola dall’architettura semplice e pulita: San Niccolò. Qualcuno e qualcosa ci dice che non dobbiamo lasciarcela sfuggire. Infatti, all’interno, la tela di Luca Signorelli che rappresenta una originale deposizione nelle mani di un angelo, si mostra in tutta la sua grandiosa bellezza. Inoltre uno strano meccanismo, di cui avevamo avuto una soffiata da un passante, su richiesta apre a libro la tela e fa apparire un altro dipinto molto interessante nella parte posteriore, rappresentante una Madonna in trono dai tratti dolcissimi. Anche la chiesa nel suo insieme è molto gradevole ma possiamo dare solo un’occhiata: non c’è il tempo per soffermarci di più. Alla fine della DSCN1470.JPGdiscesa ci aspetta la visita alla grandiosa chiesa di san Francesco, che fu costruita subito dopo la Basilica di Assisi. Qui riposano le spoglie di un frate dalla reputazione molto controversa, amato da chi lo definisce il Primo Francescano dopo san Francesco per tutto ciò che di buono ha fatto nella vita e non tanto amato da altri che ne vedono i molti atti negativi compiuti: frate Elia. Il parroco ci racconta a grandi linee la sua vita, frate Elia fu il primo Ministro Generale dell’Ordine e fu voluto proprio da san Francesco che evidentemente ne apprezzava le doti. Durante il suo mandato fece erigere la Basilica ad Assisi e diede il via a molte altre costruzioni, non ultima proprio questa grande chiesa di Cortona dedicata a Francesco, che diedero importanza e lustro all’Ordine francescano. Fu amico di nobili e persone eccellenti e facoltose che lo aiutarono nei suoi scopi ma la cosa più importante e DSC00992.JPGanche la più difficile in quel periodo, fu quella di avere assicurato la sopravvivenza ecclesiale all’Ordine dei Frati Minori da lui governato per molti anni, mantenendo sempre ottimi rapporti con il Papa. Inoltre, quando si parla di frate Elia, non si può non ricordare la Reliquia della Croce Santa che fu portata proprio da lui a Cortona da Costantinopoli. Sopra l’altare maggiore si può osservare con devozione un frammento della Croce di nostro Signore Gesù Cristo, incastonato in una tavoletta d’avorio. I suoi comportamenti e le sue frequentazioni  non furono benvisti tuttavia da tutti i frati che lo destituirono e lo esonerarono dall’incarico di Ministro Generale e lo trattarono a parole e con P1050562.JPGscritti,un traditore dell’Ordine. Egli si ritirò alle Celle dove finì la sua vita. Dopo una visita alla Tomba dove riposano le sue ossa, ci allontaniamo dalla chiesa.

Prima di partire per Arezzo, dove ci attende Piero della Francesca con la sua Leggenda della Vera Croce, riusciamo a passare per qualche minuto nel museo diocesano di Cortona per ammirare dei meravigliosi dipinti ed in particolare una della ‘annunciazioni’ del Beato Angelico, davvero eccezionale .

 

Eugenia

Pellegrinaggio Toscana – puntata 3ultima modifica: 2009-11-23T06:49:00+01:00da fragiampaolo
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