invito alla catechesi per gli adulti

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invito alla catechesi per gli adultiultima modifica: 2009-11-16T07:10:00+01:00da fragiampaolo
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3 pensieri su “invito alla catechesi per gli adulti

  1. Salve fr. Giampaolo,
    ieri sera ho partecipato al primo incontro da te guidato…farti dei complimenti sarebbe poca cosa e magari offuscare la ricchezza del messaggio che mi (ci) hai lasciato da meditare ^__^
    Intraprendere l’argomento partendo proprio dal come e dal quando la Chiesa sia stata fondata è stato davvero meraviglioso dal momento che, come hai ben evidenziato, ci sono molte immagini della Chiesa che la offuscano nel suo più elementare diritto di essere ciò che è: il volto di Cristo!
    Una persona a me cara, nel mentre ci chiedavamo qualche anno fa, che cosa fosse la Chiesa, mi disse questo: prendi il Crocifisso, osservalo e dimmi cosa vedi!
    Risposi ciò che vedevo: un corpo martoriato, ferito, affisso, piagato…
    Ecco, mi rispose, questa è la Chiesa alla cui immagine però non devi mai dissociare l’immagine che ne segue, quella del Corpo glorioso del Risorto…
    Così come i Padri associarono poi anche l’immagine di Maria alla Chiesa nella figura della Madre, quella maternità attraverso la quale siamo nella Chiesa rigenerati mediante il Battesimo rivestendoci di Cristo…
    Non c’è altro modo, del resto che INNAMORARSI pertanto della Chiesa in ciò che è realmente, per poter davvero vivere in Lei le promesse del Battesimo…
    Ti ringrazio per le meditazioni che mi hai lasciato.

    Volevo solo aggiungere un ultimo punto.
    Hai citato san Pio X nella Vehementer Nos del 1906 apportando una critica ^__^
    poichè ho letto l’enciclica già tempo fa, volevo segnalarti che quella frase da te riportata nel foglietto, però, non è riportata nell’enciclica…come tu stesso potrai controllare:
    http://www.totustuustools.net/magistero/p10vehem.htm

    e il punto è un altro…occorre pensare al tempo in cui certe encicliche furono scritte e al momento politico e culturale del momento, ma tu questo lo sai meglio di me;-)
    san Pio X in questa enciclica scrive alla Chiesa in Francia contro l’emandemento anticattolico apportato da quella legislatura…anzi l’enciclica che san Pio X rivolge è proprio un conforto ai cattolici in Francia che chiedono appunto l’aiuto, il soccorso al Papa vista la drammatica situazione…
    Nel testo c’è piuttosto la questione complessa della separazione fra Stato e Chiesa che in quel periodo viene percepita diversamente da ciò che sappiamo oggi e l’inimicizia fra Stato e Chiesa era ancora quella del Risorgimento e della Rivoluzione Francese…seppur vi era stato fatto un concordato con la Francia che questa legge ora calpestava e violava, scrive infatti san Pio X in questo testo:
    “Siamo pieni d’inquietitudine e d’angoscia quando soffermiamo il pensiero su di voi. E come potrebbe essere diversamente, dopo la promulgazione della legge che, spezzando violentemente i legami secolari, con i quali la vostra Nazione era unita alla Sede Apostolica, crea alla Chiesa cattolica in Francia una situazione indegna di lei e quanto mai lamentevole?
    (..) Il Concordato stretto tra il Sovrano Pontefice e il governo francese, come del resto tutti i trattati dello stesso genere che gli Stati concludono fra loro, era un contratto bilaterale che obbligava ambe le parti.
    Il Pontefice Romano da una parte, il capo della Nazione francese dall’altra si impegnarono dunque solennemente, tanto per loro stessi che per i loro successori, a mantenere inviolabilmente il patto che firmavano.
    Ne risultava che il Concordato 2 regolava tutti i trattati internazionali, cioè i diritti delle genti, e non poteva in nessun modo essere annullato con l’azione di una sola delle parti Contraenti. La Santa Sede ha sempre osservato con fedeltà scrupolosa gli impegni che aveva sottoscritti, e in ogni tempo ha reclamato che lo Stato desse prova della stessa fedeltà. Nessuno che giudichi imparzialmente può negare questa verità.
    Ora, oggi lo Stato annulla con la sua sola autorità il patto solenne che aveva concluso, e trasgredisce così alla fede giurata. ”

    Come possiamo leggere la questione è ben diversa e di tutt’altro tenore…
    Così come citare il beato Pio IX sulla questione dell’infallibilità e del fatto che si disse all’epoca che la Chiesa poteva soddisfare tutto dal suo interno, va letta nel suo tempo quando, appunto, alla Chiesa si stava togliendo tutto ^__^
    La Chiesa davvero non aveva più nulla, era stata spogliata di tutto in quegli anni, perfino della sua dignità…da qui va letto anche il contesto del titolo del “Papa-re”.
    La Chiesa doveva in qualche modo difendersi, quel Concilio non potè terminare perchè sappiamo bene che ci fu la presa di Roma…la presa da parte di un Re che fu a sua volta esiliato poi dalla Repubblica a dimostrazione che la Chiesa in sè aveva ragione di affermare quella sua potenza, Ella infatti rimase, il re no ^__^
    Sono stati anni difficili che hanno avuto però dei grandi Pontefici al timone di questa Barca sballottata dalle tempeste del proprio tempo…il Concilio Vaticano II, a mio parere, si colloca davvero come una GRAZIA del Capo della Chiesa, il Cristo, che in tal modo davvero venne incontro alla Sposa per aiutarla ad uscire fuori da una situazione ingarbugliata ed affaticata che portò, come tu stesso hai brillantemente esposto citando Ratzinger, a quella OPACITA’ dei suoi contenuti…

    Il discorso Chiesa mi affascina sempre, mi perdonerai spero per questi miei approfondimenti, perchè senza la Chiesa io mi sentirei davvero persa…sarei carente della vita stessa perchè Lei mi ha rigenerata; ne sono innamorata a tal punto da non poter vivere senza incastrala quotidianamente dentro la mia esistenza come insegna san Paolo ai Colossesi cap. 2 e 3, riassunto meraviglioso di cosa è la Chiesa che sono chiamata a testimoniare vivendo…
    In attesa del secondo incontro e ringraziandoti ancora per la bella meditazione che ci hai lasciato, nella preghiera ti abbraccio.
    Dorotea (Ravaioli)

  2. Ciao Dorotea, grazie dell’attenzione e delle precisazioni. Spero che si sia capito che le citazioni volevano solo far cogliere una evoluzione della consapevolezza dell’essere Chiesa che ha avuto bisogno di tempo per essere riconosciuta.
    Devo però contraddirti sulla citazione che effettivamente è presente nella Vehementer Nos:

    “Le disposizioni della nuova legge sono infatti contrarie alla Costituzione secondo la quale la Chiesa è stata fondata da Gesù Cristo. La Sacra Scrittura ci insegna, e la tradizione dei Padri ci conferma, che la Chiesa è il Corpo mistico di Gesù Cristo, Corpo retto da Pastori e da Dottori; cioè una società di uomini in seno alla quale si trovano dei capi che hanno pieni e perfetti poteri per governare, per insegnare e per giudicare (Matt. XXVIII, 18-20; XVI, 18-19; XVIII, 18; Tit. II, 15; II Cor. X, 6; XIII, 10). Ne risulta che la Chiesa è per sua natura una società ineguale, cioè una società formata da due categorie di persone: i Pastori e il Gregge, coloro che occupano un grado fra quelli della gerarchia, e la folla dei fedeli. E queste categorie sono così nettamente distinte fra loro, che solo nel corpo pastorale risiedono il diritto e l’autorità necessari per promuovere e indirizzare tutti i membri verso le finalità sociali; e che la moltitudine non ha altro dovere che lasciarsi guidare e di seguire, come un docile gregge, i suoi Pastori”.

    Adesso devo scappare per le benedizioni. Proseguiremo in altro momento o di persona. Ciao

  3. ^__^ mi ha tratto in inganno la prima frase riportata sul foglietto che è leggermente diversa, ed associata in contesto particolare, grazie per avermelo sottolineato…se non ne avessi parlato non me ne sarei accorta;-)

    Certo che si, si è capito ampiamente (almeno per me ma credo anche per gli altri) il senso di una evoluzione nella ( e della) consapevolezza dell’essere Chiesa… la mia pignoleria era sul contesto storico di alcune affermazioni racchiuse nelle encicliche del passato, associate sempre alla situazione del proprio tempo e che in quel contesto in cui il Papa stava rispondendo alla situazione francese di una legge contro la Chiesa, sarebbe stato difficile (se non impossibile), anche volendolo, esprimersi come si espresse poi il Vaticano II…
    Anzi, credo proprio che il Concilio sia avvenuto pure troppo tardi ^__^ ma con il senno del poi non si fa la storia…la Chiesa aveva da tempo bisogno di un Concilio e il Signore ritenne opportuno quel tempo, forse proprio perchè la stessa società era all’apice della sua contestazione…
    Di una cosa sono sicura, questi incontri che farai sulla Chiesa, saranno un successo e daranno i loro frutti, perchè parlare di ciò che si Ama (e ascoltare ciò che si Ama) non è mai abbastanza, e non è mai sterilità… la passione è tanta ed eravamo in tanti!
    ^__^
    ad maiora (e grazie per la pazienza)

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