Pellegrinaggio toscana – puntata 2

Monte Casale

Santo Francesco, andando una volta per lo diserto del Borgo a Santo Sepolcro, e passando per un DSC00941.JPGcastello che si chiamava Monte Casale,…” anche noi ci dirigiamo all’eremo di Monte Casale a 800 metri d’altezza tra le colline del casentino, sempre sotto una pioggia scrosciante! Questo convento è noto tra l’altro, come il luogo della conversione dei tre ladroni da parte di frate Francesco e, guardando intorno si capisce perfettamente come a quel tempo questi boschi così fitti di vegetazione rigogliosa potessero pullulare di ladroni! 

DSC00939.JPG“In un eremitaggio sopra Borgo San Sepolcro venivano ogni tanto dei briganti a chiedere pane… Francesco vene a passare di là e i frati lo interrogarono se fosse bene fare l’elemosina ai briganti…Se farete come vi dirò, confido nel Signore che conquisterete le loro anime…acquistate del buon pane e del buon vino, recatelo a quelli nei boschi…dopo il pasto parlate loro le parole del Signore…ed essi si ravvederanno…”

 Quando ci arriviamo piove ancora molto forte, ma dentro alla chiesetta ci attende un clima caldo e accogliente; si tratta di un luogo che invita alla preghiera e alla contemplazione dove ci apprestiamo a celebrare la S. Messa.

Già durante la Messa, dalle finestrelle poste in alto si incomincia a vedere un pò di luce, poi la chiesetta DSC00928.JPGpassa dalla penombra al pieno chiarore. Uscendo dalla chiesa per visitare il convento, troviamo che il cielo è quasi completamente limpido e che il sole sta tornado a splendere sul fitto bosco circostante. E’ facile pensare a Dio e pregare come Francesco:

Laudato sie, mì Signore,

Cum tucte le tue creature,

Spetialmente messer lo frate sole…

De te, altissimo, porta significatione.

L’ambiente è delizioso, tutto è piccolo e raccolto e mette in evidenza ciò che per Francesco era importante: non le strutture o la grandezza e DSC00943.JPGmagnificenza dei luoghi ma la semplicità della vita e la gioia dei cuori. Si capisce perchè fu uno dei luoghi prediletti da san Francesco, vi passò tante volte e vi soggiornò con piacere. Dell’eremo egli amava la bellezza sofferta delle caverne di pietra nascoste tra i boschi di querce e di lecci che creavano per lui una solitudine che lo avvicinava a Dio. Uscendo nel chiostro si rimane DSC00963.JPGsenza fiato, ci si presenta un chiostrino piccolo, piccolo ma di una bellezza e di un’ armonia incredibile che… fa scatenare i fotografi e ci ruba il cuore!

La giornata termina a Cortona dove arriviamo in serata e dove ci attende un…albergo non proprio a cinque stelle! Per fortuna tutti sono disposti a sopportare qualche piccolo inconveniente, perché “…un pellegrinaggio si sa è un…pellegrinaggio, non una crociera nel mediterraneo!!!” Ma siamo così stanchi che i letti ci sembrano e forse sono davvero, comodissimi!

Eugenia (2)

Pellegrinaggio toscana – puntata 2ultima modifica: 2009-11-15T12:23:00+01:00da fragiampaolo
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