Omelia domenica che precede il Martirio di san Giovanni, anno B, rito ambrosiano

“Chi avrà tenuto per sé la propria vita la perderà”madre Maccabei.jpg

Quando ci troviamo di fronte una persona che crede veramente, che vive di quello che racconta, che costruisce la sua esistenza su Dio ne restiamo affascinati, ma nello stesso tempo turbati.

La nostra vita tutta costruita su piccoli e grandi compromessi si trova giudicata dalla coerenza anche di uno solo. Tutte le giustificazioni per le “piccole correzioni” al cristianesimo che continuamente apportiamo crollano di fronte ad un piccolo che vive ciò che noi abbiamo catalogato come impossibile.

 

Allora prendi le distanze. Cominci a ipotizzare qualche maschera, qualche secondo fine.

 

Se poi non trovi niente e sei con l’acqua alla gola c’è sempre il salvagente dell’equilibrio: “è una fede un po’ da esaltato, in fondo da fondamentalisti”.

Ecco questa è ormai la parola magica: fondamentalismo. Parola carica di odio, disprezzo per la vita, bombe, sangue… Quando è vero è effettivamente una piaga dell’umanità. Ma è troppo facile estendere il suo carico di follia a tutti i credenti. Se girate un po’ in internet di esempi ne vedete. Tra noi che crediamo questo non accade, ma non è così infrequente trovare cristiani bloccati dentro schemi comodi, che identificano ogni osservanza letterale del Vangelo con un rischio di fondamentalismo. Così siamo tranquilli. Tutte le volte che ci viene la fregola di fare un passo verso una conversione vera possiamo tranquillamente fermarci molto prima e sentirci bravi, equilibrati. Quasi santi.

 

Su questi temi ecco l’omelia della Domenica che precede il Martirio di san Giovanni: Dom._precede_Martirio.doc

 

Immagine: Gustave Doré, Il Coraggio della madre dei sette fratelli, Incisione tratta dalla Bibbia edizione 1874.

Omelia domenica che precede il Martirio di san Giovanni, anno B, rito ambrosianoultima modifica: 2009-08-27T17:47:55+02:00da fragiampaolo
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Un pensiero su “Omelia domenica che precede il Martirio di san Giovanni, anno B, rito ambrosiano

  1. Si può vivere tutta una vita in apparenza cristiana senza avere davvero incontrato Gesù? Senza una vera relazione reciproca con Lui? Attraverso queste omelie sto vivendo un risveglio da una sorta di torpore spirituale. Mi sono accorta che non lasciavo entrare l’amore di Dio e agivo come per dovere. Attraverso la religione cercavo di piacere a me stessa e a Gesù chiedevo di fare andare tutto secondo le mie intenzioni. Capisco che avevo paura, perchè l’amore di Dio quando entra spacca i tuoi piani e ti sembra di perderti. Invece sto scoprendo che se ti lasci raggiungere dall’amore di Dio, non ti schiaccia. Ma trovi dentro di te una forza che ti fa agire con uno spirito nuovo. Capisco che il Signore mi chiede di non essere più preoccupata di piacere a me o agli altri, ma soltanto a Lui.

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