omelia VIII domenica dopo Pentecoste, Anno B, rito ambrosiano

Servire

Gesù esprime con decisione ai suoi la richiesta di farsi “servitori” e “schiavi” di tutti e indica in lavanda piedi otranto.jpgquesto una disposizione essenziale del discepolato.

 

Per scegliere la via del servizio, bisogna che noi maturiamo qualcosa che solo Dio ha in modo pieno, ed è una strana – un po’ folle – fiducia nell’uomo.

Chi ama conosce questa follia, questo mettersi a servizio della vita dell’altro anche quando l’altro non lo merita o rifiuta. Se un amico comincia a fare cose che conducono alla morte non lasci perdere con una scrollata di spalle. Se un figlio si sta rovinando la vita non pensi che si deve arrangiare e basta. Non si può fare molto fino a che l’altro non capirà che deve essere aiutato, ma quando lo farà l’amico e il genitore saranno lì e avranno aspettato perché hanno coltivato la speranza, perché sapevano che nel cuore di chi amavano c’era la possibilità del riscatto.

 

È a servizio di questa rinascita che il cristiano è invitato a camminare. Il servizio è una dimensione della speranza: ogni uomo, anche chi sembra irrimediabilmente perduto, può ritrovare la Via. Ogni essere umano può arrivare a comprendere il mondo, se stesso, Dio, tutte le realtà, a partire da un altro punto di vista, che non è quello del potere, del dominio, di chi vuole sopraffare l’altro. Ogni uomo può diventare servitore dell’Amore, discepolo del Crocifisso.

Il servizio è una dimensione della speranza in Dio, più grande del nostro cuore, e nell’uomo, sua vivente immagine. Spero in Dio e per questo anche nell’uomo.

 

Essere consapevoli di questo punto di partenza, che è anche quello d’arrivo, apre alla comprensione di come agire nel servizio. Non si tratta di venire incontro a tutti desideri e i capricci perché non è così che liberiamo l’altro dalla sua prigione. Il nostro servizio è arrivare là dove l’altro non vuole essere raggiunto e indicare la Via, accompagnare a Cristo “con dolcezza e rispetto” (1Pt,3,15).

 

Se desideri leggere un’omelia su questo tema: VIII_Domenica_dopo_Pentecoste.doc

 

Immagine: Lavanda dei piedi, X-XI secolo, Otranto, Chiesa di san Pietro

omelia VIII domenica dopo Pentecoste, Anno B, rito ambrosianoultima modifica: 2009-07-29T12:25:00+02:00da fragiampaolo
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