Matteo 7,15-20

4brisio.jpg“Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così` ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produce frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.”

Al brano di Matteo fa eco quello di Luca, anch’esso parte del lungo discorso della montagna che Gesù rivolge alla folla: “Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.” (Lc 6, 43-45)

Il brano di Matteo ci mette in guardia dall’inganno dei falsi profeti, lupi camuffati da agnelli, ma smascherati dai loro frutti cattivi. Al contrario, dai frutti buoni sapremo riconoscere profeti veritieri.

(Avendo saputo che gli apostoli avevano proibito a un uomo di scacciare i demoni nel suo nome, Gesu’ rispose: “Non glielo proibite, perché non c?è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi” (Mar 9, 39-40). Davanti al Tempio Gesù preannunciò la comparsa di molti falsi profeti, prima delle catastrofi finali.)

In Luca il riferimento ai falsi profeti è assente, e il racconto ci include tutti. Ancora appare il dualismo tra buoni e cattivi, ma si parla anche del tesoro del cuore, e i tesori di solito non si improvvisano.Ci sentiamo persone fragili, non solidi alberi ma fuscelli. Il confine tra bene e male ha zone di confusione, il relativismo etico e le sfide moderne portano domande difficili, e vorremmo incontrare profeti che ci diano risposte.

Il Vecchio Testamento ha risuonato di voci di molti profeti, poi Cristo ha portato a compimento la profezia. Il suo messaggio di amore assoluto continua a essere interpretato e rivissuto in modo originale dai Santi, i profeti del nuovo tempo. In povertà di mezzi essi hanno fatto nascere grandi opere di carità; in essi la potenzialità della parola si fa e continua a farsi azione e annuncio convincente.

Come per la folla sulla montagna, affascinata dal discorso di Gesù, anche per noi le stesse parole sono un invito a coltivare l’albero buono con fede e perseveranza. Egli sarà con noi fino alla fine del mondo.

Luca

Matteo 7,15-20ultima modifica: 2010-01-18T08:05:00+01:00da fragiampaolo
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