Matteo 7, 1-5

Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

justice1.jpgIn questo passo del Vangelo di Matteo si trova il principio della retribuzione, basato su una norma di parità: quello che farai a un altro sarà fatto a te.

Non giudicare il tuo prossimo per non trovarti nella stessa situazione di essere giudicato. Questa convinzione raccomanda la dolcezza, la comprensione e la tolleranza.

Ai tempi di Gesù si parlava anche di misure: quella legale e quella della bontà. Si credeva che Dio avesse due misure: una di giustizia e una di misericordia e che Egli ci misurerà con quella che noi stessi usiamo nei confronti del prossimo.

L’etica farisaica era di grande durezza verso i peccatori, condannati senza pietà. Gesù fa e comanda tutto il contrario.

Chi potrà resistere al giudizio o alla misura di Dio su di noi, se Egli giudica e misura come noi usiamo fare con il nostro prossimo ?

L’insegnamento esposto quanto al giudizio ed alla misura è illustrato molto bene nel proverbio della pagliuzza e della trave.

Il nostro debito verso Dio è così grande – non solo si pensi al negativo come i peccati e l’infedeltà, ma anche al positivo, come la grazia – che, paragonato con quello che il prossimo ci deve, è di una superiorità enorme, analogo a quella che si può notare fra una trave e una pagliuzza.

Se non possiamo pagare a Dio un debito che è “impagabile”, tanto è grande, e siamo tuttavia perdonati da Lui, non dovremmo perdonare i piccoli debiti che il prossimo ha verso di noi ?

                                                                                                                                                Ugo

Matteo 7, 1-5ultima modifica: 2009-12-24T12:11:00+01:00da fragiampaolo
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