Matteo 5,38-42

Matteo 5, 38-42

Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

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Siamo così presi dalle nostre giornate frenetiche che spesso non ci rendiamo neanche conto delle situazioni che ci circondano, delle richieste di aiuto che ci vengono rivolte. E quasi non vediamo il male che possiamo fare con la nostra indifferenza. A volte basterebbe fermarsi un attimo, guardare e ascoltare. Qui ci viene chiesto addirittura di donarci e aprirci a chi ci fa del male…suona così assurdo ed impensabile nella dimensione umana. Eppure quando si riesce a lasciare alle spalle tutti i pregiudizi, i dubbi, la troppa razionalità, e si prova ad amare ed accogliere l’altro indistintamente, si trova una serenità, una pace nuova che donano speranza.

Annalisa

Immagine: martirio di Valeriano, Bologna, Chiesa di santa Cecilia

Matteo 5,38-42ultima modifica: 2009-11-12T12:40:47+01:00da fragiampaolo
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Un pensiero su “Matteo 5,38-42

  1. Bhe la parola parla da sola. C’e’ ben poco da dire ma chi ha avuto esperienza concreta di questa parola sicuramente ha sperimentato la vita eterna!!! Il male è come un virus e chi viene a contatto con esso viene contagiato e a sua volta lo contagia a chi sta vicino , allora quando finirà questa catena infinita?? Il mondo non sa dare una risposta ma Gesu si. Il cristiano non resiste al male prende su di se il peccato del fratello e spezza la catena che rende amara la vita.

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