La ricchezza della comunità cristiana è anche conseguenza della moltitudine di attività e carismi che la compongono. Credo sia cosa buona dare spazio anche a queste realtà più personali sul blog della parrocchia perchè sono i piccoli tratti che delineano il volto del Signore quì e ora.
Se avete analoghi articoli saremo molto lieti di poterli pubblicare.
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“Il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”
(Lc 1,44)
Da poco più di un anno – il giorno era quello della festa della Natività di Maria – mi sono inserita nell’attività di un gruppetto di cristiani che all’Ospedale del Ponte di Varese si impegnano – soprattutto con la preghiera – per dare una dignità umana alle piccole vite che non arrivano a vedere la luce di questa terra, a causa di aborti spontanei e, purtroppo, soprattutto procurati. Sono tantissimi! E’ un’esperienza che mi tocca profondamente e mi ha svegliato ad una nuova consapevolezza. Nelle Celebrazioni Eucaristiche affidiamo alla misericordia del Signore questi innocenti, le loro famiglie, il personale ospedaliero e cerchiamo di riparare e di consolare il cuore di Dio per la durezza che ci chiude ad accogliere i Suoi doni più grandi. Alle mamme e ai papà in difficoltà si cerca di offrire conforto, consiglio, sostegno e soprattutto una parola di Verità.
Questa mi sembra un’esigenza che si afferma con decisione davanti a noi cristiani oggi: denunciare la follia dell’aborto. Accendere una luce sul vero valore della vita; essere sale che brucia sulle ferite aperte, ma nascoste, del mondo che ci circonda.
Portare il dono della Verità del Vangelo – senza ridurlo, senza “addomesticarlo” – è il grande atto di misericordia, che continuamente abbiamo l’occasione di fare nel nostro piccolo ambito.
Di fronte al Signore Gesù che dice:
“Quello che avete fatto ad uno di questi piccoli, lo avete fatto a me”…
Di fronte al Signore Gesù che è venuto “perché abbiamo la vita e l’abbiamo in abbondanza”…
Di fronte al Signore Gesù che si è incarnato, è morto ed è risorto per farci liberi e felici…
Perché accettiamo di farci schiavi e sacrifichiamo i nostri figli agli idoli del benessere, della salute, della carriera, della dissipazione, della paura, dell’angoscia?
Perché ci arrendiamo al nulla e ci accontentiamo della disperazione, come non ci fosse altro senso in questa vita?
Perché abdichiamo – noi donne soprattutto – alla strepitosa vocazione di collaborare, nella libertà e nell’amore, alla gioiosa opera della creazione di Dio, generando a Lui e con Lui nuove creature umane?
E’ un dolore sommerso e taciuto che ci circonda, che mortifica tante delle persone con cui viviamo. Abbiamo il coraggio di farlo nostro, di accoglierlo con verità e amore, di accompagnarlo alla Riconciliazione, e ad un nuovo inizio – che con Gesù è possibile e spettacolare! -, di indicare altre strade – che esistono sempre! -, ma soprattutto di guardare in faccia questo dolore.
La cura, quella vera, penso sia una sola. Aumentare il nostro amore per la vita, la ricerca del suo senso e della sua vera grandezza in Cristo, e la riconoscenza a Dio per averci pensati, voluti, creati, redenti e destinati a Lui per sempre.
Quando si fa così, si profuma di Cristo e si irradia una luce di salvezza che mette in fuga le tenebre della confusione e dell’indifferenza e libera chi ci sta intorno.
Annamaria
“Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.” (Salmo 139)
In Brunella preghiamo il Rosario per la Vita ogni martedì, dopo la Messa delle ore 9.00.