Pasqua – Messa del giorno

Noli Me Tangere, Fontana.jpgSe Cristo non è risorto è vana la nostra fede

Iniziamo facendo un passo indietro: siamo sul Calvario. Nella croce del Signore Gesù si è realizzata una cosa che in nessun altro istante e con nessun altra persona poteva realizzarsi. Nel momento in cui Gesù muore sulla croce, avviene qualcosa di inimmaginabile. Sulla croce c’è il vero uomo e il vero Dio: con la Sua morte si realizza un dono totale e un’accoglienza totale da parte di Dio e da parte dell’uomo. Da una parte infatti, noi contempliamo Gesù, che, come uomo, si dona al Padre e si dona a noi, e dall’altra parte, vedendo in Lui il vero Dio, contempliamo Colui che da sempre si dona al Padre e in modo totalmente nuovo si dona a noi. La Sua morte sulla croce è il momento di un amore che non è mai stato realizzato in quella forma e che si poteva realizzare solo nell’istante del dare la vita totalmente, solo nell’istante del morire. Solo in quel modo, solo con Lui poteva accadere questo.

Questa riflessione sul significato della morte in croce di Gesù, dobbiamo tenerla presente,  perché è il necessario fondamento di ogni autentico cammino di vita cristiana. Su tale premessa sviluppiamo due considerazioni.

La prima è che qualcuno pensa di poter tranquillamente fare a meno del passaggio successivo. Ritiene cioè che basta pensare a Gesù come a un uomo straordinario – magari qualcuno valuta anche che può darsi che sia il Figlio di Dio, ma neanche capisce bene che cosa significa -, e che è bellissimo vedere che si è donato per noi fino a morire. Basta questo? Se io non mi baso sul dato certo della Risurrezione, posso davvero parlare in modo autentico di Gesù? Guardate che non è possibile! Se io fermo la mia considerazione di fede sul fatto che Gesù dà la Sua vita per noi e non arrivo alla certezza della Risurrezione, io non sono in grado di capire la croce. Mi limito ad applicare le solite categorie: quella dell’uomo eroico che muore per un ideale, dell’uomo che muore per amore. Sono bei concetti, che però in realtà non dicono per nulla eternità, non dicono per nulla salvezza per tutti. Perché  tanti sono morti per amore, ma la loro morte non ha causato la salvezza dell’umanità intera.

Io invece ho bisogno di sapere che Lui è risorto. Se non c’è la Risurrezione, tutto ciò che Lui ha detto, tutto ciò che ha preteso di essere, tutto ciò che ci ha comunicato, non è vero. Guardate che questo va tenuto davvero in considerazione. Ci sono tanti presunti cristiani che si accontentano di pensare che Gesù è uno che ha amato tanto, che si è donato per amore, che ha detto cose bellissime. Sì, certo che è vero, ma noi non crediamo in Lui solo per questo. Noi guardiamo oltre, ad una realtà infinitamente più vasta e profonda.

Se Lui non è risorto, l’ultima parola sulla vita umana non è l’amore, è la morte. Che cosa potremmo dire? Che quando una persona muore in questo modo il suo ricordo rimane per sempre? Non è vero: i ricordi non durano per sempre, rimangono per un po’ nella mente di qualcuno e poi scompaiono con la morte di chi li ricorda. Noi non crediamo in un ricordo, noi crediamo in una persona viva. Se Gesù non è risorto, il Vangelo è una ideologia, al più una proposta di ideali, ma non porta in sé un valore assoluto. Vale quanto le parole dette da qualunque altra persona saggia e intelligente, ma non ha un valore trascendente, perché non dice parole di vita eterna. Se il Signore non è risorto, con chi stiamo parlando noi in questa celebrazione eucaristica? Noi siamo qui a parlare con Gesù, o stiamo parlando con un ricordo, con un’idea? Noi dobbiamo parlare con una persona viva; altrimenti tutta la preghiera di duemila anni di storia si perde in un parlare a vuoto, in un parlare con nessuno.

 

Leggi tutto: 19. Domenica di Pasqua.doc

 

Immagine: Lavinia Fontana, Noli Me Tangere, 1581

Pasqua – Messa del giornoultima modifica: 2009-04-16T06:51:00+02:00da fragiampaolo
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Un pensiero su “Pasqua – Messa del giorno

  1. Ciao Fr.Giampaolo, sono Dorotea, una tua parrocchiana e (ahimè^__^) una catechista alla Brunella… ti ho già lasciato un commento riguardo ai problemi che hai avuto per mantenere vivo e acceso questo contatto, non mollare!
    Ti ringrazio per la pazienza nel pubblicare i testi delle tue riflessioni in formato scitto, perchè in audio è più difficile che tutti possano seguirti e non si possono stampare…
    Sono in rete da dieci anni e per esperienza ti assicuro che era ora che la Brunella entrasse in gioco nella rete^__^ “siamo potenza di Dio” non esserci sarebbe come se mancasse una goccia nell’oceano!
    E se prima ti ascoltavo (e ti ascolto) con forte attenzione, ora le tue omelie scritte mi saranno maggiormente di aiuto e aiuteranno tanti altri perchè non hai idea di quanta gente navighi alla ricerca DI PAROLE DI VITA…
    Offri queste parole senza mai scoraggiarti…proprio ieri alla Messa ci hai invitato a riflettere su questo DONARE la fede che ci anima sul Risorto e che ciò che ci spinge a parlare agli altri non è una spinta esteriore a noi, ma è una spinta interiore: non possiamo tacere ciò che abbiamo visto, cio che abbiamo udito…non possiamo tacere l’incontro con il Risorto!

    Grazie Giampaolo
    e doppi Auguri, sia per la Pasqua, sia per gli 800 anni che state festeggiando e che ho potuto seguire sulle dirette in rete anche con il bellissimo incontro dal Papa ^__^
    Fraternamente Dorotea (Caterina-Laica Domenicana nella rete)

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