Vangelo e commento della XX domenica A

197258718.JPGDal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

Ignazio di Antiochia: “Dio con la sua Parola opererà e con il suo silenzio si farà conoscere”.

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Vangelo e commento della XX domenica Aultima modifica: 2008-08-16T18:25:02+02:00da fragiampaolo
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Un pensiero su “Vangelo e commento della XX domenica A

  1. “Dio con il suo silenzio si farà conoscere”. Mi piacerebbe che ci confrontassimo su questo concetto, che spesso è occasione di “scandalo”. Che cosa è più duro del silenzio di Dio? Eppure, guardando alla mia vita, so di doverlo ringraziare profondamente per ogni suo silenzio. Penso che quando tace Gesù è ancora sulla croce: può solo amare e offrire se stesso. Ma in questo opera e attira a Sè i nostri cuori.
    Vorrei raccontarvi una storia vera. Qualche giorno fa al nostro ospedale dei bambini è morta una bimba di 6 anni, cinese. Aveva un tumore al cervello e ha passato le ultime settimane con la testa tutta gonfia e sempre sotto sedativi per i dolori atroci. Quando riusciva, comunicava stringendo una pallina di gomma nella manina. La sua “piccola” mamma, 22 anni, cinese, ha sempre vegliato in silenzio, sola, respirando appena nell’ombra della stanza. La mamma è una cinese cattolica: avrebbe dovuto essere battezzata a 15 anni, secondo il loro uso, ma si è sposata e il marito glielo ha vietato. Sono in Italia da poco, quasi non parlano la lingua. Questa mamma è come la donna cananea: non ha più nulla, ma trova la forza di rimanere sulla soglia e pregare. Pregare quel Gesù che sembra tanto lontano. Che non la ascolta. Che sembra sempre non volerla. Allora lei cambia. Negli ultimi giorni trova la compagnia di un sacerdote e chiede una cosa sola: il battesimo per la sua bimba in fin di vita. Lotta perchè ha tutto contro, si sente straniera verso tutti, non sa, non capisce neanche ciò che le dice il sacerdote. Deve nascondersi dal marito. Ma Lisa viene battezzata, al mattino del giorno in cui muore. E quella piccola mamma conserva una luce nuova sul volto: sa che Lisa sta già parlando con Gesù, che siede sulle sue ginocchia, con la sua bella testolina abbandonata sul Suo petto e gli racconta della sua famiglia e del suo popolo e di quanto bisogno hanno di conoscerlo. E quella piccola mamma ringrazia Dio perchè stanno per tornare in Cina e Lisa non sarebbe mai stata battezzata, se Lui non avesse voluto chiamarla a Sè adesso.

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