Fuori dalle immagini e fuori di metafora, quando noi ascoltiamo i comandamenti del Signore, ammettiamo che sono indicazioni indispensabili, ma poi di fatto scegliamo noi, arrangiandoci alla meglio, che cosa utilizzare e in che misura. E realizziamo così uno sproposito che non ci sogneremmo mai di fare in altri ambiti, ma che ci appare normale nella vita cristiana. Diventiamo tutti maestri, tutti “panettieri dello spirito”, capaci di fare cose meravigliose senza rispettare le regole, senza rispettare le indicazioni del Signore!
Quando ci comportiamo così, il risultato è disastrosamente brutto o addirittura pericoloso.
Perché una comunità cristiana che si edifica su persone che pensano di essere tutte indipendenti le une dalle altre e di non dover fare riferimento ai comandamenti in modo normativo, non può stare in piedi. E’ come se ciascuno costruisse senza sapere che cosa sta costruendo l’altro.
Pensate ad una squadra di muratori che sta costruendo una casa: accadrebbe un disastro se ciascuno di loro non sapesse che cosa devono fare gli altri e decidesse in proprio dove mettersi a realizzare una porta o una finestra, indipendentemente da un progetto comune!
Troppe volte le nostre comunità cristiane sono costruite così: ciascuno edifica di testa sua, prendendo dal Vangelo le indicazioni che gli piacciono e lasciando da parte quelle che non gli piacciono. Ne risulta una costruzione che non si sa bene che cos’è. E’ proprio quello che accade di fronte a certe comunità cristiane: non si capisce più da che parte si entra e come si guarda fuori.
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Immagine: Barnaba depone i suoi beni ai piedi degli apostoli, WEIGEL, Johann Christoph, 1695