Omelia Assunzione di Maria al cielo, rito ambrosiano

assunta.JPGOggi noi contempliamo Maria – in anima e corpo – Assunta in Cielo. E’ grandissimo questo annuncio di una salvezza che ci raggiunge in ogni nostra dimensione e risana integralmente ciò che siamo. Una salvezza che progressivamente si costruisce e diventa operativa in noi, fino al compimento in Cielo, in Paradiso.

 

Se noi riuscissimo a sentirne la bellezza, ci accorgeremmo di come le nostre fatiche e le nostre gioie sarebbero diverse. Perché il guardare all’esito della nostra vita relativizza ogni situazione: ti accorgi che non è definitiva. Relativizzare, però, non vuol dire annullare, ma considerare e comprendere in rapporto a ciò che è più importante.

Allora, sapere che ogni nostra azione arriverà ad un compimento in Cielo e solo là ci sarà la pienezza, fa diventare tutte le situazioni che viviamo importanti, ma non definitive. Non c’è niente di definitivo nelle cose che conosciamo. Nulla permane. Tutto muta, tutto cambia, tutto è in continuo divenire. Ma non verso il nulla; è in continuo cammino verso un pieno compimento, verso una definitività, verso un incontro, verso una bellezza e una pienezza che sono il termine del nostro percorso. Quindi, da un certo punto di vista, relativizzi tutto, ma dall’altro ti rendi conto che tutte le piccole, singole cose acquistano un’importanza diversa, a seconda che ti blocchino o ti aiutino nel cammino verso quella meta; nulla di ciò che facciamo rimane neutrale.

 

Noi viviamo un tempo strano, in cui tutte le situazioni si spezzettano, ogni cosa diventa assoluta, importantissima, essenziale. Poi ne fai un’altra e anche quella è assoluta, importantissima, essenziale. C’è qualcosa che non torna: troppi “assoluti” non possono coesistere per definizione.

Così  ti accorgi che non è vero: nessuna delle cose che noi attraversiamo è invalicabile, è assoluta. Neanche la morte. Non c’è nulla di ciò che noi viviamo, di tutto ciò che noi attraversiamo, che sia assoluto in questo mondo, che sia definitivo.

 

L’unica realtà definitiva che ci viene consegnata è l’Amore di Dio. Quello non muta mai; diventa solo più profondo; sempre più grande, sempre più bello, sempre più conosciuto. Ma è l’unica realtà che permane. Tutte le altre passano. E noi siamo contenti di questo!

 

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Omelia Assunzione di Maria al cielo, rito ambrosianoultima modifica: 2010-08-19T17:46:07+02:00da fragiampaolo
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