Rinnegare se stessi
Esiste il divieto non scritto di mostrare le proprie fragilità, debolezza, dipendenza. È sconveniente quanto mostrarsi nudi per la strada. Tutti si approfitteranno di te, ti giudicheranno, ti riterranno un vile. Forti e indipendenti bisogna mostrarsi. Sottomessi a niente e a nessuno.
Gesù nel Vangelo chiede di rinnegare noi stessi e siamo colti dalla paura. Eppure siamo i primi ad essere stufi di noi stessi. Consapevoli, malgrado tutto, di quanto piccola diventi la nostra vita quando è abbandonata a se stessa, di quanto arida diventi quando si stacca dalla sorgente.
Gesù apre un nuovo inizio costruito sul seguire Lui. E ci chiama a vivere come Davide davanti all’Arca, ma… dietro, da discepoli che seguono le sue orme.
Dimenticarci di noi per trovare Lui. Per trovare il nostro vero “io” aperto dall’amore accolto e donato, crocifisso e risorto.
Se vuoi leggere l’omelia della IX domenica dopo Pentecoste su questo tema: IX_Domenica_dopo_Pentecoste.doc
Immagine: Davide danza davanti all’Arca, miniatura del Breviario di Martino d’Aragona, Spagna, Catalogna, XV sec. Conservato nella Biblioteca Nazionale di Francia. Per le altre, bellissime, miniature: http://www.bnf.fr/enluminures/manuscrits/aman11/i8_0011d.htm